Le luci dei riflettori, per forza di cose, vanno ovviamente sul Brighton, sempre più capolista e sempre più favorito per la vittoria finale. Insegue, ed arranca, il Newcastle che, nell’arco di queste quattro settimane, aveva quasi mantenuto un ritmo perfetto, peccato per la sconfitta contro il Bayern Monaco della settimana scorsa. I Magpies sulla carta sembrerebbero l’unica squadra in grado di tener testa al Brighton, tuttavia, lo scontro diretto perso per 6-3 dai bianconeri lascia presagire che, l’unico modo in cui gli albionici possono perdere questo torneo, è ritirandosi. È in grande spolvero anche il Fenerbahce che, su dodici punti a diposizione, ne ha conquistati ben nove. I turchi, seppur con due gare vinte a tavolino, si sono resi protagonisti di un grandissimo gennaio, caratterizzato soprattutto dal successo di misura ai danni dell’Inter Miami che è valso il sorpasso in classifica. Peccato per l’umiliante debacle subita dallo United sette giorni fa, si può fare meglio.
Inseguono Bayer Monaco e Inter Miami, degli statunitensi, ormai in caduta libera, parleremo meglio dopo, mentre per i tedeschi qualcosa da dire c’è. Il Bayern ha dimostrato di avere le qualità necessarie per poter raggiungere la finale, gennaio per loro è stato il mese della consacrazione: la vittoria a tavolino con lo United ha dato la spinta giusta per iniziare questo 2023 con il piede giusto e, i successi importanti su Newcastle e Inter Miami oltre che a facilitare il lavoro al Brighton sempre più in fuga, sono una bella prova di forza che riecheggerà forte e chiaro quando inizieremo a parlare di fasi finali. Bene, ma non proprio benissimo, Real Madrid e Ajax. I lancieri guidati da bomber Paoli faticano a trovare la giusta quadra, due pareggi ed un solo successo sono risultati troppo, troppo poveri per poter farmi dispensare qualche commento positivo a loro riguardo. Speriamo che carnevale non gli riservi qualche altro brutto scherzo. I Blancos, d’altro canto, sembrano finalmente star ingranando. Vero, le qualità per poter competere con le grandi probabilmente non ci sono, le pesanti sconfitte con Newcastle e Brighton ne sono la prova, ma comunque non mi sorprenderei se Francia e compagni si dovessero esaltare nella fase ad eliminazione diretta, non sarebbe la prima volta.
Grande voglia di riscatto da parte del Palmeiras. Per tutta la prima metà del torneo mi sono ostinato nel dire che avessero le potenzialità per fare di più, e forse finalmente lo hanno iniziato a credere pure loro. C’è da dire che il calendario non nascondeva troppe insidie alla formazione verdeoro, tuttavia, nessuna partita ce la si porta da casa, vanno tutte giocate e vinte, e questo il Palmeiras lo ha fatto. La sconfitta contro il PSG della settimana scorsa sa di beffa, apparentemente inspiegabile, ma, guardando più attentamente il tabellino, si può notare come i parigini avessero qualche membro nuovo. Nulla che va contro le regole eh, anzi. Comunque, i brasiliani devono continuare da dove si sono fermati, la strada intrapresa è quella giusta. Il Liverpool, invece, non riesce a seguire lo stesso copione del Palmeiras ed è in caduta libera verso le posizioni basse della classifica. 4 gare, 0 punti, disfatta totale. I Reds non sono la peggior squadra del mese solo perché hanno avuto un calendario tosto e da loro personalmente non mi aspettavo nulla di differente.
Nel blocco delle ultime della classe, strano ma vero, si salvano quasi tutte. Non sto parlando proprio delle ultime, quelle le trattiamo meglio dopo, sto parlando di quelle squadre che fino a questo momento non sono riuscite ad esprimere al meglio il loro calcio, pregiudicando così anche il loro piazzamento in classifica. Arsenal, Dortmund e Manchester United sono tre formazioni che, seppur non abbaino mai dato particolare fastidio nei piani alti, nel corso di gennaio sono riuscite a mettere a referto risultati importanti. I Red Devils, salvo la sconfitta a tavolino e la gara da recuperare con il Tottenham, sono in netta crescita: sedici gol fatti e appena sei subiti nelle ultime due uscite, bravi. Discorso simile anche per quanto riguarda Borussia e Arsenal. I tedeschi in quattro settimane hanno conquistato più punti di quanti ne avessero fatti prima della sosta, segno di rinascita o pura fortuna? La gara con l’Inter Miami sicuramente ci aiuterà a fare luce.
Poco da dire su PSG e Tottenham. Gli inglesi erano partiti bene, facendo qualche punto attraverso delle prestazioni solide e convincenti, peccato che l’incantesimo sembrerebbe essere svanito. In quattro settimane sono arrivati zero punti, la gara contro lo United sa di scialuppa di salvataggio ma, anche se dovessero arrivare i tre punti con i Red Devils, il mio giudizio sugli Spurs rimane comunque del tutto insufficiente. Il punto è che li ho visti giocare e le qualità in rosa ci sono, potrebbero diventare la classica mina vagante da evitare ai playoff. Discorso diverso invece per il PSG, i parigini domenica scorsa hanno trovato la prima vittoria della loro stagione, tuttavia i quattro punti messi a referto in dieci partite sono veramente troppi pochi. Non so se si tratta di sfortuna o magari qualche sbaglio di troppo nei momenti decisivi dei match, so però che, per il momento, l’unico errore fatto dai francesi sembra essere quello di essersi iscritti al torneo.
SLOW HORSES: Se nel calcetto assoluti l’Inter Miami ha vinto il premio di miglior squadra del mese, beh, c’è sempre la pecora nera in famiglia no? Gli statunitensi sono la peggior formazione di questo gennaio per vari motivi. Il primo è che sono forti, molto forti, e per questo non è accettabile che in trenta giorni siano arrivati appena tre punti. Per altro, l’unico successo è arrivato contro il PSG, non proprio imbattibili. La sconfitta con il Fenerbahce è probabilmente quella che fa più male di tutte, il 4-3 finale è maturato in seguito ad un match molto combattuto, giocato tra due squadre più o meno alla pari. Per quello che ho potuto vedere, l’Inter Miami è una delle squadre più attrezzate di questo campionato, ed è per questo che un rendimento del genere non è ammissibile. Chissà se l’odore di playoff farà svegliare gli statunitensi, noi speriamo di si. ‘God bless America’
TOP DOGS: Indovinate chi è la miglior squadra del mese? Esatto, il Brighton. Due settimane al termine e gli albionici sono ancora a punteggio pieno. Camusi guida la classifica cannonieri con trentanove gol, pensate che il secondo (Juan Pablo Di Franco), ne ha ventiquattro, ben diciannove in meno. Insomma, il Brighton sembrerebbe essere una macchina perfetta che ha occhi solo per la coppa, e di questo passo non vedo chi possa fermarli. Nell’arco di quattro settimane gli inglesi hanno messo a referto trentaquattro reti e subite diciannove. Comunque, per il Brighton solo belle parole, fino a questo momento hanno fatto loro il torneo dominandolo in lungo e in largo. Ora la stagione entrerà nel vivo e bisognerà dimostrare che, oltre alle indubbie qualità tecniche, si abbiano anche gli attributi per affrontare le fasi finali. Sono gli unici che hanno oggettivamente qualcosa da perdere, sulla carta le altre partono tutte già sconfitte, e questo, quando si inizia a camminare su una graticola, non è sempre un vantaggio.