La nostra STORIA |
" Dal 1999 il più prestigioso ed esclusivo Torneo di Calcetto di Roma. " Entertainment exclusive since 1999.
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" IL RACCONTO DI UN SOGNO, DIVENUTO REALTà" Roma, Autunno 1999. Il calcio, anzi Il Calcio, maiuscole comprese, è affare di tutti nella Capitale che si prepara al Giubileo. La Lazio di Eriksson prima e la Roma di Capello poi si accingono a vincere lo Scudetto una di seguito all'altra. È calcio per palati fini, tanti sudamericani (Veron e Batistuta, Cafu e Simeone) e qualche ragazzo tricolore di speranze ormai assodate (Nesta e Totti). L'ascesa calcistica della Capitale in quegli anni è cosa mai accaduta prima: 3 soli scudetti in più di 80 anni di calcio nazionale, ben 2 titoli in meno di 24 mesi. E da qualche anno a Roma si sta affermando una nuova specialità: il Calcio a 5, il calcetto, detto più popolarmente. I ragazzi cercano nuove sfide e soprattutto hanno sempre maggiore voglia di giocare, di emulare i propri beniamini, di condividere divertimento, sudore e, perché no, qualche trick sperimentato palleggiando nel cortile di casa. Quale migliore occasione della partitella cinque contro cinque? In fondo è facile, si trovano due manciate di amici e si va in qualche circolo che affitta i campi. 5-10 mila lire a testa e la festa comincia. Si fanno le catene di telefonate: 3-4 chiamate e tutti i compagni di classe in campo. A dieci sfidanti si arriva in pochi minuti. E poi a Roma di campi per giocare iniziano ad essercene molti: la Capitale è la città che vince più scudetti, grazie alle sue fortissime squadre, sorte dagli anni '80 ma diventate fortissime ad inizio anni '90. La Bnl, il Torrino, la Roma Rcb, la Laziocalcio a 5... Le sponde del Tevere vicino allo Stadio Olimpico, già ricche di prestigiosi circoli canottieri o di tennis, si attrezzano per il calcio sintetico. Sono in particolare i ragazzi delle scuole superiori del centro ad appassionarsi alla nuova disciplina. Cresce la voglia di autorganizzarsi il proprio giro di imprese sportive: prima erano le strade sterrate delle periferie e dei parchi cittadini, ora sono i circoli a diventare la nuova arena per le sfide tra giovani. E queste sfide nascono tra i banchi della propria classe, si allargano a tutto l'istituto e ben presto diventano lotte intestine tra intere scuole. Tra di esse, una sembra organizzarsi meglio delle altre: è il Liceo Ginnasio Dante Alighieri, a due passi da Piazza Cavour. Liceo classico severo, provenienza studentesca in maggioranza da Prati, Parioli, Flaminio, Balduina, Aurelio. In quell'autunno 1999 (un autunno freddino ma non piovoso) nasce il Torneo Dante Alighieri. Si esce dalla scuola, si va a cercare un circolo: ci si affida al C.T. Stampa di Piazza Mancini. Poche squadre, magliette povere, tanta fantasia e tanta organizzazione. Dirige Giacomo Bernardini, primo liceo classico. Si parte con 6 squadre, diventeranno ben presto 8, poi 10, poi 12, poi 14. La sfida si allarga e dal Dante si arriva in altre scuole, prevalentemente del centro: Tacito, Talete, Mamiani, Virgilio. Limite d'età non c'è, l'unica clausola è essere iscritti alle scuole medie superiori. Il torneo dei pionieri, poche squadre, che durava un mesetto, diventa, nel giro di tre anni e cinque-sei edizioni, un punto di riferimento per le scuole romane. La stagione inizia a diventare più impegnativa, i tornei durano ora sui tre mesi e mezzo e vengono ripartiti in due edizioni, come nel campionato argentino: apertura e clausura, autunno e primavera. Da ottobre a metà gennaio il primo; da metà febbraio a fine maggio il secondo. Migliorano le maglie, oramai fedeli alle originali delle grandi squadre, spesso di club ma con incursioni speciali per le nazionali, soprattutto in concomitanza di Europei e Mondiali. Si lavora a ritmi importanti. Dal 2004-05 arrivano le prime svolte manageriali: il torneo Dante si ingrandisce ulteriormente, si lavora su più fasce d'età, under 20 e per la prima volta compaiono i primi tornei Assoluti: si gioca in competizioni da 16 squadre circa. Il Direttore Capo, Giacomo Bernardini, non è più un liceale; arriva l'Università, si avanza con l'età ed in qualche modo questo si riflette anche sui tornei. Sempre però con un occhio puntato sulle realtà più giovani, il vero serbatoio del torneo Dante. Nel 2005 ci si accorge che il C.T. Stampa sta iniziando a diventare stretto, anche perché i campi sono pochi e la mole di partite della neonata Golden Kup, nuova sigla scelta per svincolarsi dall'ingombrante ma anche geograficamente limitante nome del liceo di Prati, richiede una destinazione più accogliente. Per un periodo le finali si svolgono al prestigioso circolo dell' Acquasanta, sull'Appia. Ma il circolo, seppur di altissimo livello, è troppo lontano dal cuore di quella Roma che gioca a pallone sulle sponde del Tevere, sempre a due passi dallo Stadio Olimpico. La prima scelta allora è sul giovane circolo Baileys di via di Tor di Quinto, ma anche qui l'organizzazione di Golden Kup non trova lo spazio giusto. Nel 2006 nasce l'idea decisiva per lo sviluppo della Golden Kup: forte di due tornei oramai affermati, come l'Under 20 e gli Assoluti, Bernardini decide di entrare nell' innovativo circolo Futbolclub, la patria del calcio a 5 di Roma Nord. L'accordo avviene poco dopo la chiamata del nuovo ed esclusivo Circolo che da subito ospita le finali dei tornei Golden Kup, tra cui quella del nuovo torneo Under 16, giunto alla seconda edizione. Lo scheletro della struttura di Golden Kup è oramai pronto. L'organizzazione, forte della nuova collocazione al Futbolclub, inizia ad innovare subito: arrivano le Torneine, che con il loro tocco “rosa” addolciscono le sfide e aiutano l'organizzazione in modo importante assicurandosi del regolare svolgimento di ogni gara. Ci si affida ad arbitri sempre migliori e più qualificati, mentre dal punto di vista della comunicazione si aprono tre siti internet, uno per ogni torneo, per le comunicazioni ufficiali e le cronache puntuali di ogni match. Nel 2009 Golden Kup diventa FC Golden, non più un semplice torneo, bensì un'organizzazione che detiene lo scettro di migliore agenzia per la realizzazione di tornei giovanili e non solo. La struttura a tre tornei è oramai consolidata: per i più esperti ci sono gli Assoluti, con la partecipazione negli anni di grandi giocatori quali Giuseppe Giannini, Vincent Candela, Dario Marcolin e i fratelli Ivano e Giovanni Roma, due tra i più titolati “calcettari” d'Italia. Ma il vero motore di FC Golden rimane nell'esperienza con i giovani: i tornei Under 18 e Under 15 si affermano come i migliori nella Capitale. Anche qui sono tante le presenze illustri: si va da Tommaso Ceccarelli a Rocco Giordano, Luca Mazzitelli a Lorenzo Cinque, Dario Catania e tanti altri giovani promesse del calcio romano... Di media le tre competizioni sono composte da circa 18 squadre ciascuno, con la stagione sempre divisa in due tornei distinti: autunno e primavera. Settimanale è l'impegno per la stagione autunnale: da ottobre a metà marzo, tutte le domeniche, nelle stagioni fredde. Più veloce il torneo primaverile, consumato in tre mesi, da fine marzo a fine giugno, con il doppio impegno settimanale ma, si sa, in primavera si gioca più volentieri. FC Golden non si ferma qui nella sua evoluzione: di recente introduzione sono stati anche il torneo 3vs3 nella gabbia ed il torneo femminile, senza dimenticare il Calciotto, la disciplina che sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni.
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